Manifesto degli scienziati razzisti

Il Manifesto degli scienziati razzisti, conosciuto anche come Manifesto della razza, fu pubblicato, con il titolo Il fascismo e i problemi della razza, il 14 luglio 1938 su Il Giornale d'Italia e ripreso sul primo numero della rivista La difesa della razza di Telesio Interlandi il 5 agosto dello stesso anno.[1]

Questo testo, che recava la firma di «un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle Università italiane», era stato predisposto «sotto l'egida del Ministero della cultura popolare» e si presentava come un decalogo destinato a stabilire i fondamenti storico-antropologici di un dispositivo normativo, prescindendo da ogni rigorosa impostazione scientifica e piegando lo stesso sviluppo storico della popolazione italiana ad una profonda manipolazione pur di consentire la rappresentazione di un percorso lineare tale da permettere che si potessero tracciare le conclusioni categoriche che venivano prospettate.[2]

  1. ^ Manifesto della razza, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 13 febbraio 2022..
  2. ^ Collotti, p. 60.

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